Progetto Erasmus: aprile 2006

Progetto Erasmus

Fra il 1998 ed il 1999 ho vissuto 9 mesi a Barcellona grazie al Progetto Erasmus ed è stata una esperienza indimenticabile... Tutto ciò che conosco, emerso dalla mia esperienza personale vorrei metterlo a disposizione in questo blog... che mi piacerebbe diventasse punto d'incontro di chi ha vissuto, o vuole vivere, questa bellissima esperienza...

30 aprile 2006

Amicizie

Un aspetto bello ed interessante del soggiorno all’estero: le nuove amicizie.

Se parlerete con un qualsiasi studente ex Erasmus credo che fra le cose che maggiormente ricorda del suo periodo di studio in terra straniera ci saranno sicuramente le nuove amicizie sbocciate.

Come studenti Erasmus si entra in un “giro” nel quale fare nuove conoscenze è all’ordine del giorno. Ed il bello è che ogni nuova amicizia è facile che sia di un Paese diverso dal nostro. Si incontra gente di ogni parte di Europa, ed in quanto studenti Erasmus in un Paese straniero, ci si sente tutti uguali ed aperti. E poi internet è un mezzo prezioso per poter continuare a coltivare le amicizie una volta rientrati in Italia.

Non avete amici stranieri? Chiedete ad un Erasmus e vedrete che avere amici in ogni parte di Europa (e del mondo) sarà stata una logica e lieta conseguenza del periodo vissuto all’estero.

Con chi alloggiare?

Prendere casa con altri italiani o dividerla con studenti stranieri?

Penso che la domanda di cui sopra se la siano fatta, all’inizio, un po’ tutti gli studenti Erasmus. Io personalmente ho sempre abitato con studenti stranieri: all’inizio perché volevo cercare di parlare il prima possibile la lingua spagnola e, quindi, stando in casa con altri stranieri ero obbligato a sforzarmi, mentre, successivamente, perché mi trovavo bene con i miei coinquilini e non avevo motivo di cambiare.

Sicuramente per ciò che concerne l’apprendimento, almeno inizialmente, della lingua, il condividere l’appartamento con studenti non italiani dà un aiuto enorme, un aiuto che forse neppure un corso può dare. Devi comunicare con altri, ti sforzi di capire e di farti capire, impari sempre parole nuove.

Credo, comunque, che la scelta fra le due soluzioni sia molto personale. Se magari avrete un amico, o un’amica, con cui siete molto legati, sarà difficile dire che non prenderete casa assieme. Però, ripeto, se volete immergervi subito nell’ambiente del Paese dove vi trovate e volete togliervi il prima possibile il problema della lingua, non c’è cosa migliore che vivere con persone del luogo o con altri studenti stranieri.

24 aprile 2006

Esami all'estero: come si sostengono

Alcune informazioni sulle prove d'esame da sostenere durante il soggiorno Erasmus. Ma questi esami si faranno in italiano o in lingua straniera?

Come dovreste ormai sapere, un vantaggio grandissimo dell'Erasmus è la possibilità offerta di sostenere esami presso le Università straniere che verranno poi convalidati dalla vostra Università di appartenenza, come se fossero stati effettuati in Italia.

Ma questi esami come si sostengono all'estero? Chiarisco subito che, a parte casi particolarissimi (ad es. Prof. straniero che parla italiano), la prova viene fatta in lingua straniera. E nella maggior parte dei casi l'esame è lo stesso identico affrontato dagli studenti locali dell'Università. Ma, almeno per quanto concerne quest'ultimo aspetto, esistono vie d'uscita...

Mi spiego meglio. Io credo che, essendo studenti Erasmus, con una certa specificità quindi, non ci convenga fare l'esame insieme agli studenti locali.

Non è meglio un esame nell'ufficio del Prof.? O un esame con un testo differente solo per gli Erasmus? Penso proprio di sì. Quindi, insistete, scocciate, parlate spesso con i Prof, fate valere il fatto che siete "diversi". I voti più alti così arriveranno!

E' qui la festa?

Come verremo accolti in terra straniera?

Ragazzi e ragazze tranquilli! L'accoglienza nell'Università che vi ospiterà in genere è sempre una bella accoglienza. Ormai anche gli Atenei stranieri sono abituati a ricevere gli Erasmus e quindi si preparano.

Dopo le formalità della registrazione, nel giro di pochi giorni vi consegneranno i carnet e tutto l'occorrente per diventare come uno studente del posto.

Ma la cosa sicuramente più interessante di tutte è la mitica festa di accoglienza per gli Erasmus! Di norma ad Ottobre le sedi sparse per l'Europa dell'Erasmus Student Network organizzano una festa per introdurre i nuovi arrivati nella vita locale.

Come potrete immaginare sarà un gran inizio di un periodo esaltante!

Cos'è il Progetto Erasmus?

Un concentrato per capire all’istante cos’è il Progetto Erasmus, chi lo promuove, chi lo finanzia, a chi è destinato e che obiettivi si propone.

Il Progetto Erasmus (European Action Scheme for the Mobility of University Students), nell’ambito del Programma Socrates, destinato dalla Commissione Europea allo sviluppo della cooperazione transnazionale, costituisce il mezzo attraverso il quale l’Uninione Europea intende sostenere l’istruzione superiore e promuovere la mobilità e lo scambio degli studenti fra i Paesi membri della Comunità ed altri Stati convenzionati.

Il Progetto Erasmus è destinato a studenti universitari iscritti almeno al secondo anno di studi e che abbiano superato tutti gli esami del primo. La Commissione Europea prevede un aiuto finanziario diretto agli studenti che effettuano un periodo di studio di almeno tre mesi ed al massimo di un anno accademico in un altro Paese partecipante.

Le borse in questione dovrebbero essere destinate alla copertura dei costi di mobilità dello studio all’estero, quali spese di viaggio, preparazione linguistica e differenze di costo della vita; ma, in realtà purtroppo, come emerso dalla mia esperienza personale, sono assolutamente insufficienti a tale scopo. Sono previste, inoltre, sovvenzioni alle varie università per attività relative alla dimensione europea, che possono comprendere l’organizzazione della mobilità degli studenti, la preparazione linguistica, aiuti aggiuntivi ai borsisti ecc.

L’obiettivo del Progetto Erasmus è, quindi, quello di fornire agli studenti interessati la possibilità di una più approfondita dimensione europea degli studi, offrendo l’opportunità, inoltre, di vivere un’esperienza personale di vita (stupenda ed interessantissima) in uno Stato diverso dal proprio

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